martedì 7 ottobre 2014

Slow Life per me 3

Provate ad immaginare per un attimo: non esistono più classifiche, campionato di calcio, formula uno, graduatorie per l'ammissione a scuola,paesi più virtuosi....tutto si fa lo stesso, ma non ci sarà un primo , un secondo un ultimo, un migliore, un peggiore.
Competere, competere sempre, altrimenti si fallisce, nella scuola, nella vita, nel lavoro, nella società, nell'economia, e chi rimane indietro è finito, è una nullità ,un incapace; vincere, essere il primo, non importa come si cerca di raggiungere la vetta, quali sofferenze si causano, se si calpestano gli altri, ci insegnano che se si vuole emergere non bisogna guardare in faccia a nessuno(tanto chiunque al posto nostro farebbe lo stesso!);è un'educazione intrinseca alla nostra società,presente in ogni ambito della vita: sport, istruzione, carriera, immagine: essere più in forma , più giovani ,avere la casa più grande , l'auto più costosa ,il telefonino nuovo. Essere un vincente!
Perchè?E poi , è davvere questa la società che vogliamo?
Io sogno una società libera , prospera dove ognuno possa contribuire al benessere collettivo con le sue capacità,il proprio talento in cui il fine è la felicità ,dove ogni individuo viene valorizzato nella sua diversità,apportatrice di novità e creatività espresse dalle abilità e dall'intelletto, perchè ciò che può sembrare un limite può rivelarsi una risorsa , ma bisogna saperla riconscere e sfruttare.
I limiti della competitività sono sotto gli occhi di tutti, il fallimento di questo modello lo stiamo toccando con mano e, adesso che non siamo più tra i più bravi, i più produttivi , i più virtuosi ,la tragicità e la disperazione di perdere posizioni nella classifica si stanno rivelando in tutta la loro ferocia.
Ripensare un nuovo modello educativo,per rinnovare il mondo, perchè non si può affrontare la catastrofe  odierna con gli stessi dogmi che l'hanno prodotta, occorrono nuovi pensieri,un insegnamento pacifico,apportatore di un nuovo rinascimento, filosofia, arte, musica, lettura, pensiero critico,attività fisica divengono strumento di crescita dell'individuo a qualunque età , scopire un nuovo rapporto con la ricchezza svincolato dalla quantità di denaro e beni posseduti, la libertà come espressione della partecipazione e non della delega tramite voto.

martedì 2 settembre 2014

articolo 28/08/ dal sito di Edizioni Terra Nuova

Slow life tour…una mamma molto speciale

Dal 28 Marzo al 5 di Aprile 2015: a pieidi per 270 chilometri da Milano a Feldkirch (Austria) attraverso Svizzera e Liechtenstein: è la prima edizione dello "Slow Life Tour".

Slow life tour…una mamma molto speciale
L’idea è venuta a Paola Ceruti,  una mamma fuori dall'ordinario. Questa è la sua storia, l’idea è sua, lei partirà e lei chiede sostegno.
«Mi chiamo Paola, ho trentacinque anni e sono mamma di sei figli di età compresa tra i 13 anni e i 5 mesi. Nel 1998 mi diplomo in agraria e in seguito mi specializzo in progettazione di giardini, intanto conosco mio marito , cominciamo a metter su famiglia (e non ci fermiamo più!) e avviamo il nostro laboratorio artistico : fotografia, pittura e fiber art; lentamente tutta la mia vita cambia, smetto di mangiare carne e nel giro di poco tempo diventa spontaneo passare ad uno stile di vita vegano, scelta che coinvolge tutta la mia famiglia. Finalmente sentivo di aver trovato la strada che avevo sempre cercato, amore per la vita, per gli animali, per la natura, rispetto per la Terra non erano più solo parole astratte, ma comportamenti e azioni concrete; la mia vita aveva altri ritmi, cambiavano le priorità. Vivo il presente assaporando ogni singolo momento,dedico la maggior parte del mio tempo alla mia famiglia e ai mie figli con gioia e felicità,senza mai rimpiangere la scelta di mettere il lavoro in secondo piano, la gratificazione di vederli crescere non può essere paragonata a nessuno stipendio. Li ho allattati tutti e sei per più di un anno, alcuni fino a due, ho lasciato che decidessero da soli se andare all'asilo, senza mai forzarli,li ho portati a giocare all'aria aperta tutti i giorni perchè penso che sole e movimento siano importanti per crescere,quanto il cibo e l'acqua. Le persone che incontravo e che conoscevo a volte erano incuriosite da ciò che facevo,a volte non capivano, a volte  mi spiegavano che stavo sbagliando tutto:"Ma quindi,mangiate solo verdura?","Ma ai bambini qualche bistecca va data! E il gelato non lo mangiano?" "Ma avete fatto così tanti figli per motivi religiosi?"....
Lo stesso accadeva anche ai miei figli, che a volte ,a scuola si dovevano confrontare coi commenti dei compagni , con l'esperta di alimentazione che spiegava il bisogno quotidiano di carne, pesce, formaggio... eppure hanno sempre difeso con determinazione le loro idee. Così da questo miscuglio di domande, riflessioni, scoperte , scelte contro corrente,  nuove conoscenze, cambiamenti nasce l' idea di trovare una risposta più grande, più pubblica che riassuma: prende vita lo "Slow Life Tour"; una lunga passeggiata di dieci giorni e quasi trecento chilometri attraverso quattro stati, in solitaria ,o quasi, visto che i miei bambini mi accompagneranno per alcuni tratti del percorso e che il più piccolo di loro sarà con me nel passeggino per buona parte del tragitto. L'idea che una persona comune come me, con "l'aggravante" di aver avuto, allattato e cresciuto sei figli,per di più anche vegana, possa camminare per trenta chilometri al giorno, per sostenere ciò in cui crede, forse potrà incurisire la gente,farla riflettere sui motivi che mi hanno portato ad intraprendere questo cammino.
"Slow Life Tour" , per me significa tante cose:è sostenere la scelta vegan come chiave del cambiamento che porta a scoprire l'armonia con se stessi,con la natura ,gli animali, l'ambiente,è sfatare il mito delle proteine animali come unica fonte di forza e di energia,è il rispetto per la vita senza distinzione di specie come base per la costruzione di una società più amorevole  e sicuramente meno violenta, è comprendere che eliminare gli allevamenti con il loro carico di inquinamento, sarà l'unica via veramente ecosostenibile per distribuire equamente le risorse del Pianeta tra le popolazioni.
E' parlare con i miei figli, spiegare loro con dolcezza,rispettare i loro ritmi,coinvolgerli in tutto, organizzazione, allenamenti,sconfitte e successi e infine nel tour, per sottolineare l'importanza della famiglia nell'educazione dei figli,delle cure parentali ,dell'allattamento,  della conciliazione tra maternità e lavoro,perchè penso che crescere una nuova generazione più consapevole sia regalare al mondo una speranza. E' coltivare l'orto , rattoppare i pantaloni , fare cappelli e maglioni all'uncinetto, è difendere l'arte e la cultura come unica grande ricchezza di ogni civiltà. La scelta di camminare sottolinea l'aspetto "slow" della società che vorrei : silenzioso ,ritmico,spontaneo,non è uno sport ma un atto naturale,lascia libera la mente,non c'è bisogno di concentrarsi su se stessi a controllare il respiro, il battito del cuore,la velocità; in antitesi con la vita di oggi,controcorrente,l'opposto il mito del massimo rendimento,della competizione dell'essere il migliore, il più bravo . Infine, il periodo non è stato scelto a caso, si tratta della festa di Pasqua in cui migliaia di agnelli innocenti vengono sacrificati per finire nei piatti di tanta gente e, testimoniare che si può mangiare diversamente, essere felici e festeggiare, senza commettere un atto così crudele come uccidere un agnellino assuma ancora più valore.
In futuro sto valutando la possibilità di effettuare altre tre tappe per circa 1000 chilometri in due anni per arrivare alla fino a Bruxelles per portare ,oltre alla mia testimonianza, magari anche delle proposte più concrete per cercare di costruire una nuova società. Sono sicura di non poter cambiare il mondo, e non sono d'esempio per nessuno, ma la mia parte la voglio fare!
Per chi avesse voglia di saperne di più o volesse aiutarmi e sostenere lo "Slow Life Tour" può seguire il mio blog http://paolacerutislowlifetour.blogspot.it/ oppure contattarmi a questo indirizzo paolaceruti@tiscali.it».
di Beatrice Salvemini

mercoledì 27 agosto 2014

alimurgia del cuore

In passato le persone sapevano cogliere i doni che la natura regalava in ogni stagione,piante spontanee, frutti selvatici, funghi... crescevano da soli, bastava saperli riconoscere ; così la semplicità delle ortche, del tarassaco,della portulaca diventava un piatto gustoso,mirtilli ,more e lamponi ,nei boschi ,facevano dono della loro dolcezza.
Non era necessario fare fatica e lavorare duramente i campi per coltivare queste piante, non si doveva andare a comprarle,erano li ,nel prato,nel bosco, lungo le sponde di un torrente...a disposizione di chi ne avesse avuto bisogno.
E se la parola alimurgia fa riferimento alle situazioni di necessità, alle carestie, alla sopravvivenza,si capisce l'importanza delle cose semplici e spontanee nei momenti difficili.
Saper cogliere un sorriso, regalare un carezza, essere diponibili,sono piccoli gesti ricchi di significato, abbassare la voce, non arrabbiarsi, ascoltare i bisogni e le difficoltà dell'altro,non imporsi, essere disponibili , sono semplici comportamenti che fanno star bene, fanno riscoprire un altro modo di vivere, specialmente in un momemento come questo dove la carestia e la povertà prima che a tavola si avvertono nei rapporti umani, nei costumi, negli atteggiamenti,nelle priorità della gente,nello stile di vita.
Saper riconoscere le cose naturali, vere non artefatte,non nascondere i sentimenti,saper dividere-con ci sta accanto le emozioni invece di con-dividere sui social tante belle frasi che poi ci si dimentica di mettere in pratica ,trovare il tempo per passeggiare nel silenzio di un prato alla ricerca di qualcosa di prezioso che prima o poi si farà trovare da chi ne avrà bisogno!

giovedì 14 agosto 2014

14 agosto

Un pomeriggio stupendo,cielo azzurro, aria fresca e un leggero venticello, buon umore e voglia di divertirsi sono stati gli ingredienti di questa giornata.
Tra canali e campi abbiamo incontrato un cormorano, due tartarughe, mamma papera coi suoi piccoli, una biscia che si scaldava al sole sul tronco di un prugno selvatico,un elegantissimo airone e una piccola nutria che dell'argine di un fosso ci osservava per nulla infastidita.
L'aria fresca a tratti era invasa dal profumo dolcissimo dell'erba medica, il passo era tranquillo e le soste frequentissime raccogliere un sasso, lanciarlo nel canale ,osservare un fiore, bere , fare un spuntino insomma dieci chilometri in ben tre ore (ma piacevolissime).














lunedì 28 luglio 2014

impara l'arte ...

...ma NON metterla da parte.
E' ora di sfatare il pensiero comune che "con la cultura non si mangia";l e arti, tutte e quante,  nutrono lo spirito, il cervello e il cuore , sono cibo per la mente, nobilitano il pensiero liberano l'immaginazione.
Una società che non comprenda il valore delle arti è destinata a svanire,perchè il solo sviluppo  economico svincolato da una crescita culturale non può che causare un grosso vuoto che col tempo inghiottirrà qualunque ricchezza materiale.
Lo sviluppo della mente artistica è differente da quello che accompagna lo studio delle scienze, innanzitutto è libertà :dipingere, suonare ,fotografare,modellare ... abbatte i confini del pensiero, trafigge la logica affina l'intelletto.
L'artista racconta qualcosa di sè che non può essere detto a parole mostra una realtà nuova , esprime bellezza pura oppure un concetto,una critica, una poesia, l'arte può essere bella, magnifica ,pungente addirittura irritante.
Educare all'arte significa fornire un'altro codice d'espressione che collega l'artista al suo pubblico  tramtite un messaggio  che erode il linguaggio ,significa insegnare la sensibilità, il pensiero critcio,muta il modo di guardare il mondo,un'opera d'arte narra una storia che può essere letta anche da chi non parla la stessa lingua: un quadro non parla tedesco , una fotografia non parla francese , una musica non parla russo.. ma tutte raccontano qualcosa che parla direttamente al cuore.
Non riconoscere valore all'arte vuol dire esercitare una subdola forma di censura, che impedisce all'artista di vivere e alla società di progredire,lasciando al mercato la possibilità di decidere chi vale e chi no si sacrifica un enorme capitale umano unico vero tesoro di ogni civiltà .
Pensare che il progresso sia solo scienza , tecnologia e crescita economica, è dimenticare che ciò che rende l'uomo " umano" sono le sue emozioni è negare l'esistenza di un'anima che da un senso vero alla vita.
nella foto:
ORIGINI
paint su vinile e legno by Max

paint su vinile

domenica 27 luglio 2014

Dove vivo

Tutte queste bellissime immagini sono state scatte dal fotografo Massimo Colombo , presidente dell'associazione"circolo fotografico l'esposimetro" mio marito. 
Il circolo fografico supporta la mia inziativa realizzando un e-book che verrà pubblicato verso la fine di giugno 2015,effettuando video e servizi fotografici.

















giovedì 24 luglio 2014

riscoprire la bellezza

Parlare di bellezza oggi sembra quasi inverosimile, in una società dove il denaro e il potere sono diventati  l'unico scopo  , il fine che giustifica qualunque mezzo.
Eppure la bellezza è un desiderio innato, impresso nella mente dell'uomo ,nessuno ama vivere in squallide periferie, o a contatto con persone rozze nell'aspetto e nel comportamento,o fare un lavoro non gratificante;la bellezza è un'arma potente , un rimedio contro il nichilismo e la rassegnazione, educare la gente alla bellezza significa regalare al mondo una speranza!
E' attraverso la cultura ,l'arte, la musica, la conoscenza ,l'amore,il rispetto,l'educazione che si impara ad apprezzare il bello a comprenderlo a farlo diventatare un valore.
Quando ci si abitua a orrende costruzioni,si è bombardati da notizie all'armanti,quando la sopraffazione diventa uno stile di vita , la maleducazione diventa spettacolo, quando i costumi decadono,quando i rapporti umani passano attraverso un cellulare o un computer,quando la natura viene violentatata in continuazione il progetto per la rinascita dell'uomo deve per forza passare attraverso la bellezza dei luoghi , delle cose , dei pensieri per giungere all'anima.
Perchè dovremmo avere il diritto di rimanere a bocca aperta ogni giorno , di stupirci ,di apprezzare dove viviamo, cosa facciamo e ciò che siamo.
Tollerare la stupidità, la sporcizia,la corruzione, lo squallore mortifica lo spirito e appiattisce il pansiero , distrugge la speranza di poter vivere una vita pregna di significato.

giovedì 17 luglio 2014

Slow life per me (2)

Creatività!Parola magica che descrive la capacità della mente di creare  e inventare grazie all'utilizzo della fantasia ( altra parola magica), è ,per me ,la chiave per vivere ogni giorno con piacere, indispensabile, come l'acqua o il cibo, una vera e propria necessità.
Mi permette di divertirmi a inventare maglioni o cappelli con l' uncinetto, di dipingere, di relizzare arazzi con vecchie paia di jeans,di cucinare cose differenti, sperimentare nuovi sapori, di scavare una buca profonda estrarre l'argilla e passare un pomeriggio a fabbricare piattini e vasetti da far seccare al sole...
Mettersi in gioco, non dare nulla per scontato,vivere ogni giorno come se fosse speciale,non fermare mai la mente,cercare una soluzione a un problema, spegnere la televisione (anzi non accenderla proprio), studiare,  pensare, provare a sviluppare un'idea.
E' una scintilla che di colpo si accende nella mia mente e si trasforma in entusiasmo che coinvolge chi mi sta intorno, si prova, si discute ,si fa e magari si sbaglia, ma non importa perchè comunque abbiamo imparato qualcosa.
Pennello, uncinetto,mestolo, vanga o ago e filo,non è importante, sono solo i mezzi, gli strumenti per esprimere la stessa cosa, per trasformare il banale in speciale.
Curiosità,vivacità, è crescere ogni giorno sensza diventare mai grande,non abbandonarsi alle abitudini che rendono la vita così piatta ,rifiutare l'ordinario per esaltare l'originalità di ogni uomo!



martedì 15 luglio 2014

il sapore della verità

Tempo fa i miei due figli più grandi si sono divertiti a prendere in giro il fratellino più piccolo, Luca (quasi tre anni) dicendogli "Ti va una bistecca  ? la vuoi?" e lui, suppongo pensasse si trattasse di qualche giocattolo, rispose di sì tutto contento; puntuale intervenne suo fratello Cesare (5 anni )  "No Luca,  è un pezzo di animale morto!" ed ecco arrivare una bella  faccia schifata accompgnata da un "Bleah!!".
Ecco, in casa mia possiamo dire la verità, possiamo dire che quello che c'è nel piatto arriva dall'orto, o è stato raccolto da un albero o è stato coltivato in un campo, perchè un bambino non accetta la morte, è una saggezza innata, di chi si sveglia ogni mattina felice col pensiero di divertirsi e  passare una bella giornata,che viene ingannata da pubblicità con mucche felici di far trasformare il proprio latte in yogout e formaggio , e polli ancor più contenti di di diventare cotolette impanate,perchè la verità di un allevamento o di un macello, una sola immagine della verità renderebbe inaccettabile cibarsi di carne, latte ,pesce, formaggio...
Chi  sfrutta gli animali deve mentire, specialmente ai  bambini e non perchè siano ancora poco intelligenti ma perchè non sono ancora stati condizionati ,perchè ancora conservano  l'innocenza, perchè ancora ragionano  ascoltando il loro cuore.
Un giorno al parco durante una discussione sul cibo una mamma mi chiese di cambiare argomento perchè aveva il timore che se la figlia avesse sentito le mie motivazioni sulla scelta vegana avrebbe potuto rifiutarsi di mangiare la carne; ecco io non devo tacere ,ho spiegato la verità senza dettagli raccapriccianti e senza mostrare nessun filmato cruento e per imiei figli è stata un scelta naturale.
E' un tabù  che non può essere violato :si possono accettare film violenti, giochi elettronci grondanti di sangue , si può pranzare senza problemi davanti alle immagini di bambini (veri)morti straziati dalla guerra, ma quello che accade dentro un macello non deve essere svelato, come se le bistecche crescessero da sole nei congelatori dei supermercati.
Invece l'unica verità è quella di Cesare " E' un pezzo di animale morto!".

lunedì 14 luglio 2014

mestiere di mamma

Se ti laurei in archittettura sulla carta di identità ci sarà scritto" professione: architetto", se fai la maestra  " insegnante" ,ci sono  medici, ingagneri,segretarie, gelatai, imprenditori...Ma se ti occupi dei tuoi figli sul tuo documento dovrai scrivere "casalinga".
Io non passo la maggior parte del tempo a pulire, sistemare, spolverare la mia casa, ma lo passo coi miei bambini!
Sto con loro: accudisco , allatto, faccio addormentare il piccolino,gioco, coloro, dipingo con gli altri, li ascolto, chiacchieriamo, li aiuto coi compiti , gli insegno i nomi delle piante e dei fiori, li sgrido, cucino per loro e con loro, leggo studio mi informo per cercare di dar loro  il meglio che posso; i lavori di casa sono per così dire"un effetto collaterale".
Eppure tutto questo non viene riconosciuto , si fa tanto parlare di parità, di possibilità di scelta, ma quale, se decidere di fare la mamma è una scelta che non viene neanche riconosciuta ma sminuita da quel "casalinga" che diciamolo francamente risulta anche un po' umiliante !

sono scelte del cuore

Non mangio solo erba anzi,  una sera mia figlia ed io ci siamo divertite a contare quanti alimenti diversi consumiamo e così, senza tanti sforzi, siamo arrivate a 132, ma sicuramente sono di più.
La mia, la nostra, è una scelta etica dettata dall'amore e dal rispetto verso tutti uomini e animali,è una questione di sensibilità, perchè non puoi dire di amare gli animali e poi  fare merenda con pane e prsciutto,il dolore, la paura, la sofferenza sono emozioni che provo io , un tenero cagnolino ma anche un pollo o una mucca.
Sono  una mamma e rabbrividisco al pensiero del vitellino smarrito strappato alla sua di mamma,non esistono animali da compagnia e animali "adatti ad essere mangiati" come qualcuno certe volte mi spiega e comunque si può fare a meno di ammazzre per vivere.
E a chi mi dice che invece di preoccuparmi di una gallina, dovrei pensare a tutti quei poveretti che muoiono di fame (egoista e invasata che sono!) rispondo ricordando quante di queste persone potrebbero mangiare se si smettesse di coltivare mangimi per animali e si coltivasse cibo per gli uomini e che, dal canto mio, non potrei stare in pace con me stessa se nel mio piatto ci fosse qualcosa che costringe a digiunare dei bambini dall'atra parte del mondo.
Spesso rifletto sul fatto che non sono nata vegana, ma che comunque ho sempre amato gli animali, si trovava di trovare solo la strada giusta.

domenica 13 luglio 2014

slow life per me (1)

Slow life per me significa vivere oggi, vivere adesso, godermi ogni momento, assaporarlo; è la felicità delle piccole cose che diventano speciali, è il tempo che passo con i miei figli, è giocare "alle magie" con Cesare, è scherzare con Ricky , è portare al collo la collana di perline fucsia che mi hanno fatto Diletta e Giulia Andrea, sono le parole buffe di Luca,è dormire abbracciata al piccolo Fabri.
E' non trascinare nell' oggi le delusioni di ieri , è guardare mio figlio correre in bicicletta e pensare a quanto si sta divertendo e non che se dovesse cadere si potrebbe fare male (che tanto prima o poi cadiamo tutti  ),è non perdermi in quello che magari succederà, perchè tanto alcune cose succedono  anche se non vogliamo, è prendermi il meglio da chi mi sta intorno e, nei momenti difficili, pensare alle cose belle;è ricordarsi in ogni momento che NON FAR DEL MALE E'GIA' FAR DEL BENE.
Slow life è un'opportunità di crescita creativa, rivalutazione dei valori, è non sentirmi in colpa per i pantaloni che non ho stirato ma per le carezze che non dato, è vivere da un anno senza cellulare e non sentirne alcun bisogno, è vivere come voglio senza dar peso ai giudizi degli altri.
E' la gioia di una cosa banale come camminare!

sabato 12 luglio 2014

Oggi solo... 4 km


Ore 14.30 partenza! E' una bella giornata ,c'è in po' di umidità ma tutto sommato si sta bene: Fabri e Luca nel passeggino, le bimbe con me e Ricki con la bici fa servizio taxi a Cesare che è un po' stanco, ma in realtà ha solo voglia di giocare con il suo fratellone.
In lontananza il cielo è scuro e dopo i 24 km di ieri, oggi abbiamo deciso di prendercela comoda , attraversata la statale si comincia a camminare con tranquillità tanto qui di macchine ne passano davvero poche; la strada è diritta al sole e, saranno le continue soste per raccogliere i sassi da lanciare nel canale per Luca ma sembra di non arrivare mai!
Attraversato il ponte ci fermiamo: Fabri ha fame e si fa sentire!
Io mi siedo su una panchina e lo allatto mentre i suoi fratelli giocano.
Fabri dorme e io mi unisco al gioco, intanto il sole se ne va;ci stiamo divertendo e non facciamo caso al tempo che cambia; quando ce ne accorgiamo, ripartiamo, dobbiamo ancora rccogliere le more e l'obbiettivo di oggi era il giro del canale, non siamo neanche a metà!
Dai rovi fa capolino una leprottina  che ci osserva e poi corre a nascondersi;il cielo ora è veramente scuro e non promette nulla di buono però come si fa a resistere a dei frutti così dolci e succosi, ne raccogliamo una bella ciotola ma quando Luca alza gli occhi e mi dice :" Mamma, bella lavata"è imperativo tornare,non si finisce il percorso e così, come prima i due piccini nel passeggino, le bimbe con me , Ricky e Cesare in bici e via a passo spedito veloci verso casa!

giovedì 10 luglio 2014

mille motivi


Ci sono un sacco di motivi per cui ho deciso di imbarcarmi in questa impresa un po' assurda: il primo , il più importante è che ne avevo una gran voglia!
E' un minestrone,un pentolone che mi ribolliva dentro, un enorme miscuglio di domande, di riflessioni, di scoperte, di nuove conoscenze, di commentnti sgradevoli, di scelte controcorrente, di idee, di cambiamenti...
Tutto è cominciato sette anni fa quando decisi di non mangiare più carne e nel giro di neanche due anni il passo verso il veganesimo fu naturale, e coinvolse anche la mia famiglia che intanto si  allargava passando da tre a sei figli.
Cambiava il mio modo di pensare,sentivo di aver finalmente trovato la strada che avevo sempre cercato, la mia vita aveva altri ritmi e la gente a volte era incuriosita, a volte non capiva e altre volte mi spiegava che stavo sbagliando tutto: "Ma quindi magiate solo verdura?" " Ma ai bambini,una bistecca ogni tanto bisogna darla" "E coi dolci e il gelato, i bambini non possono mangiarli?" "Ma avete fatto così tanti figli per motivi religiosi?" "Signora lo sa che allattare i figli per più di un anno fa male a lei ma anche al bambino! Dopo qualche mese il suo latte non contiene più abbastanza sostanze nutrienti!"...
Ecco un po' per risposta ,un po' per sfatare molti pregiudizi che si hanno verso l'alimentazione vegana, verso le donne-mamma che decidono di decicarsi felicemente alla loro famiglia ma non si dimenticano di loro stesse,un po' per dire" eccomi nonostante tutto sono ancora qui viva e piena di energia!"
Perchè mi piacerebbe che la gente aprisse gli occhi e cercasse un altro tipo di società ,più umana.
Perchè si sta distruggendo la terra e ai bambini non resterà un bel posto in cui vivere.
Perchè sono felice di coltivare l'orto , rattoppare i pantaloni e fare cappelli con l'uncinetto.
Perchè sono sicura di non poter cambiare il mondo e non sono. d'esempio per nessuno, ma la mia parte la voglio fare .
E' un percoso lungo , faticoso (30 chilometri al giorno non sono uno scherzo), a tratti in salita e simbolicamente rappresenta la difficoltà che accompagna i cambiamenti, specialmente quelli che riguardano noi stessi.


Una boccata d'ossigeno

Da qualche parte ho letto che per un buon camminatore l'importante non è la meta ma camminare, non era scritto proprio così ma il senso era quello.
Andare, far vagare la mente, guardarsi attorno, notare piccole cose, una margherita che fiorisce in una crepa dell'asfalto,chiudere gli occhi per un attimo e farsi baciare dal sole,liberare il pensiero sognare.
Non è un sport ma un atto naturale un passo dopo l'altro,talmente spontaneo che ogni bambino lo impara da solo e poi via alla conquista del mondo,il modo più antico di viaggiare; se siamo preoccupati facciamo quattro passi per riflettere,se siamo arrabbiati usciamo a fare una camminata per calmarci ,se siamo felici niente di meglio di un giro scherzando  con cli amici, due innamorati passeggiano mano nella mano...
Silzioso, ritmico camminare non richiede di impegnare la mente per compiere un'intenso sforzo fisico lascia libero il pensiero; quanti odori ,quanti sguardi si perdono correndo concetrati su se stessi a controllare il respiro, il battito del cuore,la velocità; in antitesi con la vita di oggi,controcorrente,l'opposto il mito del massimo rendimento,della competizione dell'essere il migliore, il più bravo .
Un invito alla semplicità,all'umiltà  aiuta a non temere la solitudine,non fa rumore,non richiede attrezzature costose, non inquina, è gratis è alla partota di tutti , a qualunque età in qualunque stagione bastano un paio di scarpe comode e via .