martedì 2 settembre 2014

articolo 28/08/ dal sito di Edizioni Terra Nuova

Slow life tour…una mamma molto speciale

Dal 28 Marzo al 5 di Aprile 2015: a pieidi per 270 chilometri da Milano a Feldkirch (Austria) attraverso Svizzera e Liechtenstein: è la prima edizione dello "Slow Life Tour".

Slow life tour…una mamma molto speciale
L’idea è venuta a Paola Ceruti,  una mamma fuori dall'ordinario. Questa è la sua storia, l’idea è sua, lei partirà e lei chiede sostegno.
«Mi chiamo Paola, ho trentacinque anni e sono mamma di sei figli di età compresa tra i 13 anni e i 5 mesi. Nel 1998 mi diplomo in agraria e in seguito mi specializzo in progettazione di giardini, intanto conosco mio marito , cominciamo a metter su famiglia (e non ci fermiamo più!) e avviamo il nostro laboratorio artistico : fotografia, pittura e fiber art; lentamente tutta la mia vita cambia, smetto di mangiare carne e nel giro di poco tempo diventa spontaneo passare ad uno stile di vita vegano, scelta che coinvolge tutta la mia famiglia. Finalmente sentivo di aver trovato la strada che avevo sempre cercato, amore per la vita, per gli animali, per la natura, rispetto per la Terra non erano più solo parole astratte, ma comportamenti e azioni concrete; la mia vita aveva altri ritmi, cambiavano le priorità. Vivo il presente assaporando ogni singolo momento,dedico la maggior parte del mio tempo alla mia famiglia e ai mie figli con gioia e felicità,senza mai rimpiangere la scelta di mettere il lavoro in secondo piano, la gratificazione di vederli crescere non può essere paragonata a nessuno stipendio. Li ho allattati tutti e sei per più di un anno, alcuni fino a due, ho lasciato che decidessero da soli se andare all'asilo, senza mai forzarli,li ho portati a giocare all'aria aperta tutti i giorni perchè penso che sole e movimento siano importanti per crescere,quanto il cibo e l'acqua. Le persone che incontravo e che conoscevo a volte erano incuriosite da ciò che facevo,a volte non capivano, a volte  mi spiegavano che stavo sbagliando tutto:"Ma quindi,mangiate solo verdura?","Ma ai bambini qualche bistecca va data! E il gelato non lo mangiano?" "Ma avete fatto così tanti figli per motivi religiosi?"....
Lo stesso accadeva anche ai miei figli, che a volte ,a scuola si dovevano confrontare coi commenti dei compagni , con l'esperta di alimentazione che spiegava il bisogno quotidiano di carne, pesce, formaggio... eppure hanno sempre difeso con determinazione le loro idee. Così da questo miscuglio di domande, riflessioni, scoperte , scelte contro corrente,  nuove conoscenze, cambiamenti nasce l' idea di trovare una risposta più grande, più pubblica che riassuma: prende vita lo "Slow Life Tour"; una lunga passeggiata di dieci giorni e quasi trecento chilometri attraverso quattro stati, in solitaria ,o quasi, visto che i miei bambini mi accompagneranno per alcuni tratti del percorso e che il più piccolo di loro sarà con me nel passeggino per buona parte del tragitto. L'idea che una persona comune come me, con "l'aggravante" di aver avuto, allattato e cresciuto sei figli,per di più anche vegana, possa camminare per trenta chilometri al giorno, per sostenere ciò in cui crede, forse potrà incurisire la gente,farla riflettere sui motivi che mi hanno portato ad intraprendere questo cammino.
"Slow Life Tour" , per me significa tante cose:è sostenere la scelta vegan come chiave del cambiamento che porta a scoprire l'armonia con se stessi,con la natura ,gli animali, l'ambiente,è sfatare il mito delle proteine animali come unica fonte di forza e di energia,è il rispetto per la vita senza distinzione di specie come base per la costruzione di una società più amorevole  e sicuramente meno violenta, è comprendere che eliminare gli allevamenti con il loro carico di inquinamento, sarà l'unica via veramente ecosostenibile per distribuire equamente le risorse del Pianeta tra le popolazioni.
E' parlare con i miei figli, spiegare loro con dolcezza,rispettare i loro ritmi,coinvolgerli in tutto, organizzazione, allenamenti,sconfitte e successi e infine nel tour, per sottolineare l'importanza della famiglia nell'educazione dei figli,delle cure parentali ,dell'allattamento,  della conciliazione tra maternità e lavoro,perchè penso che crescere una nuova generazione più consapevole sia regalare al mondo una speranza. E' coltivare l'orto , rattoppare i pantaloni , fare cappelli e maglioni all'uncinetto, è difendere l'arte e la cultura come unica grande ricchezza di ogni civiltà. La scelta di camminare sottolinea l'aspetto "slow" della società che vorrei : silenzioso ,ritmico,spontaneo,non è uno sport ma un atto naturale,lascia libera la mente,non c'è bisogno di concentrarsi su se stessi a controllare il respiro, il battito del cuore,la velocità; in antitesi con la vita di oggi,controcorrente,l'opposto il mito del massimo rendimento,della competizione dell'essere il migliore, il più bravo . Infine, il periodo non è stato scelto a caso, si tratta della festa di Pasqua in cui migliaia di agnelli innocenti vengono sacrificati per finire nei piatti di tanta gente e, testimoniare che si può mangiare diversamente, essere felici e festeggiare, senza commettere un atto così crudele come uccidere un agnellino assuma ancora più valore.
In futuro sto valutando la possibilità di effettuare altre tre tappe per circa 1000 chilometri in due anni per arrivare alla fino a Bruxelles per portare ,oltre alla mia testimonianza, magari anche delle proposte più concrete per cercare di costruire una nuova società. Sono sicura di non poter cambiare il mondo, e non sono d'esempio per nessuno, ma la mia parte la voglio fare!
Per chi avesse voglia di saperne di più o volesse aiutarmi e sostenere lo "Slow Life Tour" può seguire il mio blog http://paolacerutislowlifetour.blogspot.it/ oppure contattarmi a questo indirizzo paolaceruti@tiscali.it».
di Beatrice Salvemini

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